Lo sviluppo aziendale: il business plan

Il business plan organizzativo e pensante

Per combattere la ritrosia (atavica) di commerciale e produzione alla comprensione reciproca, può risultare opportuno un confronto sulle strategie aziendali e sui punti di forza e debolezza, nonché sui piani per migliorare la situazione.

Di fronte ad un contesto economico sempre in cambiamento, le aziende dovrebbero favorire una continua discussione interna tra le diverse funzioni aziendali sulle modalità con cui l’azienda si presenta ai propri clienti (prodotti / prezzi / tempi di consegna / qualità / marketing / customer service ecc).

L’obbligo di confrontarsi con una previsione pluriennale, sia per chi si occupa del mercato che per chi si occupa di mettere a disposizione il prodotto, crea le condizioni perché vengano analizzati (e condivisi) a livello di management aziendale i fattori critici di successo alla base dell’evoluzione stessa del business.

Nell’ambito di queste attività il confronto con i trend in atto, con la situazione dei competitors, obbliga ad una salutare ginnastica che permette di focalizzare i punti di forza e debolezza aziendali, e di sviluppare progetti per evolvere la situazione in una direzione più favorevole.

Il monitoraggio delle azioni previste nel business plan permette progressivamente di accrescere la percezione nei diversi componenti dell’organizzazione aziendale sul fatto che i risultati raggiunti sono il frutto (positivo o negativo che sia) del lavoro svolto da ciascuno di noi.

La modellizzazione della realtà aziendale consente di simulare diverse strategie di sviluppo e di valutare i prevedibili effetti economico finanziari sull’azienda.

La dimensione progettuale progressivamente acquista maggior spazio nell’attenzione di ciascuno rendendo complessivamente maggiormente “pensante” e “reattiva” l’organizzazione.